Esistono vari tipi di vernici finali per dipinti, ognuna diversa a seconda del tipo di effetto che si vuole ottenere (fissativo, essiccante, lucidante, screpolante…). In questa guida vediamo quali sono i passi per poterle applicare sul vostro lavoro nel modo giusto.
Inizia tenendo conto che le vernici acriliche e quelle in bomboletta possono essere applicate anche tenendo il dipinto in posizione verticale, come quando si usa un fissativo qualunque. Le vernici finali per pittura ad olio vanno applicate solamente quando il quadro si è veramente asciutto, specialmente la Damar e la mastice, che vanno date, preferibilmente, tenendo il dipinto sdraiato.
In questo caso, la vernice può essere applicata “a pioggia” servendosi di una pompetta a stantuffo, o di un nebulizzatore o del compressore. Se la vuoi applicare con un pennello, devi fare attenzione a seguire le seguenti istruzioni: – per prima cosa devi possibilmente scegliere un ambiente in cui lavorare che non sia umido, che abbia una temperatura mite, senza correnti d’aria; la stanza non dovrebbe essere polverosa.
La vernice che intendi usare deve essere posta in un piatto o in una ciotola. Si deve usare una pennellessa abbastanza morbida, che sia quindi di pelo di bue, o maiale morbido bianco. Va intinta nella vernice, senza però inzupparla fino alla ghiera. La pennellessa non va mai tenuta troppo scarica nè risultare troppo carica di vernice.
Ora inizia a stendere la vernice finale. Inizia partendo da un angolo, dando delle pennellate a senso unico (il pennello, cioè, deve evitare “l’andata e ritorno”, deve correre sempre in un unico senso) non troppo lunghe, una sotto l’altra (che si tocchino), in modo da creare un’intera fascia, o colonna, che corre sino all’angolo sottostante.
Ora, a contatto di questa prima fascia, crea la seconda, procedendo allo stesso modo; applica, ancora, tante fasce quante servono per coprire l’intera superficie del dipinto. Una volta che si sarà asciugata la prima mano di vernice, bisogna applicare una seconda mano, in senso ortogonale, cioè le nuove fasce devono risultare incrociate con quelle asciutte stese in precedenza. Ad esempio se la prima mano è stata stesa in verticale la seconda sarà stesa in orizzontale. Quando avrai finito, la pennellessa andrà pulita con essenza di trementina, e poi, con acqua tiepida e sapone di Marsiglia.