La sigillatura di mattoni serve non solo a dare una rifinitura estetica, ma anche a far scorrere via l’acqua piovana dalle giunzioni.
Scalpellare, servendosi di scalpello e mazzuolo, le giunzioni rovinate e screpolate tra una fila di mattoni e l’altra (indossare eventualmente occhiali di protezione). Togliere i detriti con una spazzola e bagnare la zona da ripristinare con acqua pulita almeno 5 minuti prima di iniziare il lavoro.
Impastare su uno sparviero la malta necessaria e riempire bene le fessure tra i mattoni, premendo la malta con il bordo di una cazzuola: lasciarla sporgere oltre la superficie di mattoni. La rifinitura della sigillatura può essere fatta in tre modi diversi.
Sigillatura a filo
Conferisce alla superficie del muro un aspetto liscio e si usa spesso nei muri di mattoni vecchi, nel caso che la superficie debba essere intonacata. Quando la malta è quasi asciutta, strofinarla con uno straccio ruvido. Quando la malta è secca, passare le giunzioni con un pezzo di plastica rigida per lisciarle.
Sigillatura a spiovente
Serve a evitare che l’acqua piovana si raccolga nella giunzione. E sagomata a spiovente verso il basso o i lati. In un giunto verticale tenere la cazzuola a filo del mattone di destra e premere la giunzione verticale sul lato opposto. In una giunzione orizzontale, il bordo superiore deve risultare arretrato di 3 mm, per cui la malta va applicata in leggera pendenza verso il basso. Tenere un’assicella di legno sotto la giunzione e togliere la malta in eccesso con la cazzuola. Quando la malta è quasi asciutta, strofinare la superficie delle giunzioni con una spatola.
Sigillatura incurvata
Si ottiene esercitando una pressione sulla malta ancora fresca con una struttura tubolare, come il manico di un secchio o un pezzo di tubo del diametro di 2 cm circa.