Pirografia, dal greco scrittura sul fuoco, è una tecnica di incisione e decorazione davvero antichissima, forse proprio una delle prime tecniche forme espressive dell’uomo. Per mezzo di una fonte di calore, attualmente invece del ferro arroventato si usa uno strumento moderno chiamato appunto “pirografo”, si incide su materiali diversi.
Come funziona la pirografia
La pirografia è un’antica forma d’arte che consiste nel creare disegni e decorazioni su legno, cuoio, carta o altri materiali mediante l’applicazione di calore. Il termine “pirografia” deriva dal greco “pyro”, che significa fuoco, e “graphos”, che significa scrivere o disegnare. Ecco una panoramica di come funziona la pirografia:
Strumenti: Gli strumenti utilizzati nella pirografia sono chiamati pirografi o pirometri. Sono disponibili in diverse forme e dimensioni, e possono essere manuali o elettrici. Un pirografo tipico ha una punta di metallo che viene riscaldata, permettendo all’artista di “disegnare” sulla superficie del materiale bruciandolo.
Riscaldamento: Nel caso dei pirografi elettrici, la temperatura della punta può essere regolata per ottenere diversi effetti e per lavorare su materiali diversi. Le punte possono essere sostituite con altre di diverse forme e dimensioni, a seconda delle esigenze dell’artista e del progetto.
Preparazione del materiale: Prima di iniziare la pirografia, è importante preparare il materiale su cui si lavorerà. Nel caso del legno, ad esempio, è consigliabile levigare la superficie per ottenere un risultato più pulito e preciso.
Trasferimento del disegno: L’artista può scegliere di disegnare direttamente sulla superficie del materiale o di creare un disegno su carta e poi trasferirlo sul materiale mediante carta da lucido o altri metodi. Questo passaggio permette di avere una guida visiva durante il processo di pirografia.
Pirografia: Una volta che il disegno è stato trasferito sul materiale, l’artista utilizza il pirografo per tracciare le linee e creare ombre e sfumature bruciando la superficie. La profondità e il colore del bruciato possono essere controllati regolando la temperatura del pirografo e la pressione esercitata sulla punta durante il processo.
Finitura: Dopo aver completato il disegno, l’opera d’arte può essere rifinita con vernici, oli o cere per proteggere e preservare il lavoro. In alcuni casi, la pirografia può essere combinata con altre tecniche artistiche, come la pittura o l’intaglio, per creare opere d’arte più elaborate.
La pirografia è un’arte che richiede pazienza, precisione e pratica, ma con il tempo e l’esperienza, gli artisti possono creare bellissimi disegni e decorazioni su vari materiali.
Come iniziare con la pirografia
La più tradizionale è il legno ma si può pirografare anche su sughero, cuoio o velluto.
I pirografi che si trovano in commercio sono essenzialmente di due tipi, possono avere punte intercambiabili di varie forme munite di filamento e collegate al pirografo con una sorta di penna oppure possono essere costituite semplicemente da un filamento incandescente.
In entrambe i casi si tratta di trasformatori elettrici che convertono la corrente elettrica di rete in corrente a bassa tensione. Per dettagli di tipo tecnico è possibile vedere questa guida sul pirografo su Ilcreativo.net.
La pirografia è stata considerata sempre un’arte minore o tribale anche per la povertà dei supporti su cui veniva realizzata, strumenti musicali, utensili da cucina, zucche essiccate che difficilmente sono giunte sino a noi.
Si può quindi solo supporre che questa tecnica fosse diffusa nell’antico Egitto e nelle tribù africane.
Attualmente la tecnica ha subito qualche importante evoluzione, ad esempio nel trattamento delle immagini fotografiche ma essenzialmente è rimasta inalterata nel tempo ed è questo appunto il suo incondizionato fascino.
Quando si utilizza il pirografo, è importante prestare sempre molta attenzione perché la sua punta si scalda rapidamente e rimane calda anche dopo aver terminato il lavoro. Utilizza sempre un paio di pinze per rimuovere la punta quando hai finito di lavorare.
Per i primi lavori, si consiglia di scegliere legni teneri come il pino, la betulla, l’acero o il frassino. Questi tipi di legno sono più economici e facili da lavorare. Inoltre, hanno un colore più chiaro, il che rende più visibili le “bruciature” lasciate dal pirografo.
Prima di iniziare a lavorare, leviga il pezzo di legno con della carta abrasiva. In questo modo, i dettagli e i particolari della decorazione risulteranno più definiti. Personalmente, ritengo che il pirografo sia uno strumento molto utile per creare decorazioni sui legni. Seguendo questi consigli, sarai in grado di ottenere risultati soddisfacenti.
Per fare pratica con il pirografo, assicurati di assumere una posizione comoda per lavorare e, se possibile, appoggia i polsi sulla tavola di legno o sul pezzo scelto.
Durante l’utilizzo del pirografo, ricorda di non esercitare una pressione eccessiva. Invece, controlla attentamente il movimento leggero della punta. Agisci con calma e precisione, seguendo il senso delle venature del legno, esercitando una pressione leggera ma costante (e calibrata in base alla profondità e all’intensità del colore desiderato) sulla superficie.
Completa prima i contorni delle tue decorazioni con linee nitide e ben definite. Quindi, traccia le sfumature utilizzando punte di diverse dimensioni e spessore. Solo dopo aggiungerai il colore, se richiesto dai tuoi lavori.
Per mantenere le punte del pirografo in buone condizioni, puliscile regolarmente con una coramella ingrassata e cosparsa di pasta abrasiva all’ossido di alluminio. Personalmente, trovo che la pratica sia fondamentale per migliorare le proprie capacità con il pirografo. Seguendo questi consigli, sarai in grado di eseguire lavori accurati e di qualità.