Un’escursione paesaggisticamente stupenda che percorre in salita la val dei Ponti, in ambiente severo con passaggi esposti, risalite di roccette molto ripide e due brevi tratti attrezzati con una catena.
Escursione paesaggisticamente stupenda che percorre in salita la val dei Ponti con un dislivello di 1000 m. in ambiente severo, passaggi esposti, risalite di roccette molto ripide; due brevi tratti attrezzati con una catena. Percorso EE richiede sicurezza su cenge esposte, tempistica 4,30-5 ore.
Si arriva in auto a Cismon, nella Valsugana, entrati nel comune si prende, senza entrare nel paese, la vecchia statale girando a destra verso una costruzione dell’ENEL, poco dopo si nota a sinistra una casettina oltre i binari e a destra uno spiazzo erboso (proprio dietro al grill ben visibile da qui), si parcheggia. Si passa sotto il ponte (cartello con indicazione sentiero 329 CAI) traversando il greto di un torrente generalmente asciutto e si risale il bosco verso le pareti rocciose. Arrivati allo sbocco della val Nassa sembra impossibile poter proseguire, invece il sentiero si inerpica sul boschetto a destra della forra (senso di marcia), nei punti più ripidi si trovano resti di scalinamenti, suggestiva una crestina fatta solo di scalini con il vuoto da ambedue le parti. Ora il sentiero si destreggia fra salti di roccia procedendo ripido ed esposto a tratti, si trova uno spezzone di catena che aiuta a superare un saltino roccioso molto esposto. Superato questo primo salto il sentiero viaggia in costa sopra la valle sottostante fino a un ulteriore ripida risalita di un canalone laterale (la segnaletica è ottimale) che porta in un bosco e poco oltre a una panoramica cengia (pericoloso sporgersi poichè sotto la parete è verticale) sospesa sopra la Valsugana (fin qui 1 ora circa).
Si riprende a salire nel bosco superando a tratti punti esposti fino a una faggeta che si risale con molte serpentine fino a sbucare su una selletta di fronte a un pinnacolo, si risale il pendio (non prendere la traccia che sembra traversare, pericolo) ritrovando quasi subito i segnavia, fare attenzione poichè si è sopra un notevole salto, poco oltre si arriva a una cengia in salita con catena, ancora qualche salto e si entra nel bosco fuori dal difficoltà. Dopo poco si trova un cartello indicatore, prendiamo il sentiero verso Magnola, si passa davanti a un paio di costruzioni (casere Fondi) e si risale il bosco e poi in diagonale fino a un prato sotto le case e in pochi minuti ancora si è a Magnola 1200 m. (3 ore circa dalla partenza). Si percorre verso destra la stradina fino a incorciarne una asfaltata (qui il panorama spazia verso il M.te Grappa) e si trovano indicazioni, prendiamo il sentiero CAI 920 che scende a Cismon; al primo tornante il sentiero lascia la strada e scende comodamente nel bosco, dopo un poco diviene più ripido su un fondo di sassi. Dopo circa mezz’ora si confluisce in una strada sterrata, siamo sul fondo della Val Goccia, continuiamo a scendere lungo questa passando davanti a una costruzione per poi traversare un ponticello oltre il quale la strada diviene sentiero che costeggia il fondo della valle, attraversando luoghi suggestivi, si arriva a un caratteristico capitello presso un torrione appuntito, ancora qualche serpentina e si è a Cismon (1,30 circa).